La crisi del terzo secolo

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Quintus
view post Posted on 19/7/2013, 09:42     +5   +1   -1




Ciao a tutti oggi vi voglio parlare della crisi del terzo secolo,un periodo a tutti molto confuso,che oggi cercherò di riordinarvi,un periodo in cui lo stato romano quasi collasso con una crisi pari a quella post adrianopoli,quasi che il periodo da Diocleziano a giuliano rappresenti solo una breve pausa intermediaria.un periodo in cui lo stato romano cambio faccia: la Spatha sostituì il gladio,nacque il nucleo dei comitatensi,il principato divenne dominato con l introduzione del proskines( cerimoniale di corte orientale).pertanto buona lettura allora.

Tutto comincia nell lontano 235 d.c. Con bassiano alessiano Marcello,più noto come Marco Aurelio severo alessandro,che dopo la fallita campagna contro i sassanidi,decide di imporsi sulle tribù germaniche che da oltre 40 anni causano danni e crisi all interno dell impero.ma prima di procedere con il racconto,un piccolo resoconto della situazione: come ben noto i Germani premono da tutti i confini,sospinto dai goti,attaccando dal mare del nord al mar nero,a oriente artabano V nel 227 perde il trono per mano di artaserse di persia che nel 230 stermina le guarnigioni di cappadocia e Siria.l iniziale trionfale campagna romana in Mesopotamia,per via della lentezza di severo,fallisce intorno al 233.nel frattempo le legioni stanno cambiando.settimio severo,iniziatore della dinastia militare dei severi,nel tentativo di ingraziarsi le legioni,ha aumentato il soldo delle legioni,dimezzando l argento contenuto nelle monete e causando una terribile inflazione,ha permesso ai soldati il matrimonio e la possibilità di coltivare la terra,rendendo le legioni poco propense e disponibili agli spostamenti.

Severo ora si trova a mogontiacum insieme alle sue legioni e, dopo aver gettato un ponte sul Reno,ha inviato ambasciatori ai Germani per contrarre un onerosa pace sfavorevole a Roma.ma nel frattempo ad un giorno di distanza prende vita un complotto ai danni dell imperatore.a guidarlo ce un ex seguace dei severi.il suo nome è: centurione giulio vero Massimino detto il trace,conosciuto da settimio severo stesso per le sua abilità nel combattimento a mano.egli,acclamato dalle truppe che egli stesso addestra,marcia contro il campo di severo.inizialmente sostenuto dalle legioni,severo viene abbandonato.disperato,dopo essersi gettato nell odio contro la madre,fugge,cercando rifugio a Roma o ad oriente, ma viene braccato ed ucciso.era il 19 marzo 235.iniziava il medioevo romano.

Massimino è visto come un barbaro dai senatori, e per metà lo è.non parla greco e a fatica parla latino,tanto che in una satira greca a lui indirizzata i suoi compagni non hanno il coraggio di tradurgliela.non è un aristocratico ne un eques ma un soldato e da soldato crede che il modo migliore per risollevare lo stato sia una guerra.il suo sogno: la Germania magna.ma neanche pochi mesi trascorrono che già un complotto prende vita contro di lui.tagliare il ponte dopo il suo passaggio e bloccarlo in Germania è il piano.ma il piano viene scoperto e 4000 uomini pagheranno con la vita.ad oriente i soldati nominano un ex console di severo imperatore,Tito quartino,presto uccise da un suo collaboratore macedonio.per ringraziarlo, l imperatore gli taglia la testa.nel frattempo nello stesso anno Massimino varca il Reno sul ponte di severo,e marciando tra foreste e paludi salva il suo esercito dalla rovina,gettandosi all impazzata contro i barbari,trascorre poi l inverno in pannonia.ilsuo sogno rischia però di fallire,il disavanzo statale è di proporzioni enormi,aumentare le tasse è impossibile,ed il trace pensa bene di sequestrare i beni dei ricchi.il popolo guarda e sogghigna finché anch egli non viene privato dei soldi destinati ai giochi.da un evento così marginale nascera un imperatore,anzi 5 imperatori in contemporanea.a trisdo,nei pressi di Cartagine vive un uomo, un ex console che ha visto l era di Antonino pio e Marco Aurelio.egli è l ottantenne Marco Antonio gordiano.casualmente passa per la città quando alcuni latifondisti,sapendo che stava giungere la propria ora,armano un esercito improvvisato e marciano a tappe forzate contro gli uffici del crudele esattore delle tasse agli ordini di Massimino e lo uccido,poi improvvisamente nominano imperatore gordiano e suo figlio Marco Antonio gordiano minore. con questo esercito improvvisato augusto e figlio marciano su Cartagine e la conquistano.a sostenerlo c e il senatore nonché governatore della numidia capelliano ostile a Massimino.gordiano manda messi al senato per informarlo della situazione mentre nel foro si sparge la notizia della morte di Massimino.vitalliano il prefetto dei pretoriani viene ucciso ed i pretoriani sono disorgannizati.ma Massimino è vivo in pannonia e pronto a marciare contro l Italia,pronto a vendicarsi su Roma stessa.il senato e terrorizzato.

Fine prima parte.

Edited by Quintus - 19/7/2013, 11:31
 
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view post Posted on 19/7/2013, 10:21     +1   -1
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CapitANO

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Questo è oro per la mia mente!
A settembre inizierò a studiare Storia a Padova e questo sarà il mio pane quotidiano.

Continua, ti prego!
 
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Quintus
view post Posted on 19/7/2013, 10:33     +2   +1   -1




Allora ci incontreremo a padova tra due anni :)
Oggi pomeriggio se riesco,scrivo il pezzo che va dal 238 alla morte di erennio decio.
 
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ShinXari
view post Posted on 19/7/2013, 11:37     +1   -1




Wow anche all'epoca fissati con la crisi eh? igh igh igh

Grazie per la delucidazione.

Se volete un consiglio però da "senpai" del contesto universitario....studiate e acculturatevi senza però scadere nella sterile arroganza accademica in cui vedo cadere tantissime persone.

Un vero maestro avrà sempre l'umiltà del discepolo.
 
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Quintus
view post Posted on 19/7/2013, 12:59     +3   +1   -1




No Bhe spero di non passare per un accademico arrogante o altro.d altronde avrò sempre qualcosa di nuovo da imparare.
Come promesso ecco la seconda parte

Seconda parte.
Il senato ê terrorizzato.aveva già comminato la damnatio memoriae per Massimino e abbattuto le sue statue,ed ora si prepara a dover subire un destino peggiore a quello che pazzi come Caligola e Nerone riservavano ai senatori.nasce perciò la resistenza la trace.viene nominata una commissione di venti uomini guidati dal ex prefetto dell urbe Marco clodio pupieno,plebeo,e decimo celiò balbino,senatore.sfruttando l odio tra legioni barbariche e italiche,i senatori si affidano a quest ultime.costruiscono fortezze e legioni per contrastare il barbaro ed intanto attendono l arrivo dei gordiani dal Africa.ma dopo 22 giorni di impero essi cadono.capelliano caduto in disgrazia,si vendica marciando con il suo esercito si cartagine.gordiano minore tenta una resistenza disperata con le sue poche forze,ma Cartagine presto cade e gordiano muore.il padre,sopraffatto dal dolore si uccide.il senato non ha altra scelta e nomina imperatore due uomini,in una sorta di ritorno al consolato repubblicano.sono gli stessi balbino e pupieno.il popolo gli accoglie a sassate e vuole anch esso esprimere il suo proprio potere nominando augusto al fianco dei due,Marco Antonio gordiano III nipote del ex consolare.roma è sconvolta dai tumulti,tra popolo e pretoriani.a questi ultimo vengono tagliate le condotte idriche.pupieno parte per Ravenna per affrontare il trace.questi infatti entrato in Italia,necessità di rifornimenti e pensa bene di assediare Aquileia per ottenerla.ma le sua mura sono assai imponenti e non è facile per l imperatore espugnarla.un caldo giorno di giugno del 238,però un gruppo di ufficiali della II legione pertica complottano una congiura ai danni di Massimino,lo uccidono insieme al figlio e ne invia le teste a pupieno.I Severi,creatori della II partica ottengono la loro vendetta.pupieno elargisce denaro alle truppe e torna a Roma a celebrare la vittoria. Tuttavia ben presto nacquero dissidi tra pupieno,un plebeo,e balbino,rappresentante della classe senatoria e tra guardie germaniche e pretoriani.un giorno di luglio di quel tremendo 238,durante i giochi capitolini i pretoriani marciano verso palazzo.pupieno vorrebbe richiamare le guardie ma balbino lo ferma. Saranno uccisi ed abbandonati sul Tevere.i pretoriani nominano unico imperatore gordiano III il quale sposa Furia Tranquillina figlia del prefetto del pretorio,nonché co reggente, Furio Sabino Timesiteo.nel frattempo muore artaserse il persiano.gli succede il figlio shapur noto in occidente con il nome di sapore I.il suo obiettivo è la Siria e il mare nostrum,un lago che è romano e deve rimanere romano.gordiano III insieme a Timesiteo,organizza una spedizione militare contro l oriente,muovendo con successo grazie al suo prefetto contro le città di carre e nisibi che vengono conquistate.ma Timesiteo muore,forse per malattia,più probabilmente assassinato da Marco giulio Filippo presto nominato dall imperatore,prefetto del pretorio.ma ciò non basta all arabo di origini sconosciute,forse figlio di uno sceicco o di un ladrone arabo.

Egli vuole la porpora,e la otterrà.assegna la colpa della mancanza dei rifornimenti a gordiano e presto viene assalito dalle truppe ed ucciso.filippo deifica gordiano III lo seppellisce in una tomba monumentale sul Eufrate e nel 244 stipula un pace con la persia con cui mantiene la Mesopotamia.torna perciò a Roma dove deifica anche il padre Marino ed assegna il comando delle provincie romane più importanti ai suoi parenti.per ironia della sorte un straniero festeggia il 21 aprile 247 i mille anni di Roma,voluti dagli dei che ora sembrano aver abbandonato l urbe.poi si reca in Mesia e in dacia a combattere i barbari carpì.e mentre a Roma si gioiva della sua grande storia,ad oriente,ad emesa,sorse l usurpatore giulio Aurelio sulpicio uranio antonio mentre sul Danubio le legioni proclamarono tiberio Claudio marino pacaziano.tanto velocemente furono acclamato e tanto velocemente furono deposti.
Presto ai carpì su sostituirono i goti che iniziarono a premere sul Danubio.le legioni inviate a fermarli,si accordarono con essi lasciandoli passare,ma poi temendo la vendetta dell arabo, proclamarono imperatore un centurione l ennessimo marino.filippo inviò contro gli insorti il praefectus urbis Messio decio un generale sul calco di traiano,che riportò l ordine sugli insorti ma che a sua volta fu acclamato imperatore.non resistendo alla tentazione,aggiunse ai propri nomi quello di traiano e di augusto,e marcio sull Italia sconfiggendo a Verona l arabo nel 249.l arabo cadde per mano dei propri soldati.sulla sua famiglia si abbatte la morte e la damnatio memoriae.decio acclamato imperatore nomino successore i figli erennio etrusco e ostiliano e dopo la tolleranza religiosa del suo predecessore decise di perseguitare le religioni orientali che minavano il pantheon romano,in particolare il cristianesimo con la prima persecuzione di tutto l ecumene romano.chi non abiurava il proprio dio monoteista per sacrificare agli dei,perdeva ogni diritto per venire condannato a morte.gli dei contrariati dalla mancanza di sacrifici alla loro immagine punirono l impero con un temibile morbo che falcidio la popolazione di ogni città.
 
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ShinXari
view post Posted on 19/7/2013, 13:04     +1   -1




Nah non dico perchè tu lo sia anzi.... mi riferisco invece ad altri utenti che ogni tanto appaiono qua come quel fanatico bizantino che si mette a fare la paternale a tutti XD
 
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Maroccoboy
view post Posted on 19/7/2013, 15:52     +1   -1




grazie per quanto ai scritto
 
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Quintus
view post Posted on 19/7/2013, 18:18     +1   +1   -1




Grazie a voi per la lettura.
Ecco a voi un piccolo continuato.

Terza parte.
Messio decio era un ottimo soldato e non solo.tento di riportare alla normalità la situazione politica nell urbe,nominando eredi e correggenti i figli erennio Messio etrusco e ostiliano Messio,riabilito la carica di censore affidando lo al vecchio publio licinio Valeriano e stabilizzando la situazione ai confini.non ne ebbe però il tempo che una gigantesca incursione di 70000 goti guidati dal abile kniva,attraversa il Danubio per attaccare a fondo i Balcani.il comandante locale gaio vivio treboniano gallo tentò nel 250 di bloccarli a novae,ma i goti riuscirono a raggiungere comunque la ricca adrianopoli.il governatore della Macedonia Lucio Prisco si rifugiò,resistendo,a filippopoli.decio marcio velocemente verso la Mesia,ma fu sconfitto.dovette riorganizzare l esercito sul Danubio prima di passare all contrattacco.diffusasi la falsa notizia della sua morte,Prisco tentò di organnizarsi con i goti,per ottenere la porpora in cambio di terre,ma fu sconfitto e filippopoli saccheggiata.diecimila civili morirono per le trame di Prisco.Decio però li raggiunse a nord di nicopoli,ingaggiando battaglia ad abrittus.l imperatore muore in battaglia insieme al figlio erennio etrusco.i goti fuggono con il bottino.le spoglie del primo imperatore a cadere per mano dei barbari non saranno mai più ritrovate nella palude.ad ucciderlo forse non sono stati i goti ma lo stesso treboniano,il quale comuque diviene imperatore concludendo una pace umiliante con i goti.passarono due anno e i goti tornarono.ma stavolta il generale Marco Emilio emiliano li bloccò,e li inflisse una sonora sconfitta nella Mesia inferiore.ovviamente le legioni lo proclamarono imperatore.marcio in Italia in quello stesso 253 e sconfisse treboniano che per la sconfitta fu ucciso dai suoi soldati.ma qualcuno non era d accordo e diffati dalla rezia,il vecchio licinio Valeriano,l ex censore,marcio su Roma.i soldati di emiliano non ne vollero sapere di combattere e lo uccisero.

Valeriano,membro dall aristocrazia senatoria divenne imperatore in quell spaventoso 253.si era ormai a metà di quella crisi.in 18 anni si erano susseguiti 12 imperatori e altrettanti usurpatori.valeriano nomino co reggente il figlio gallieno.questi era un buon uomo anche se troppo distratto.al sua amico Plotino,neoplatonico, un giorno concesse di fondare in una zona a scelta,una repubblica sul modello di Platone. Valeriano era un uomo mite con i cristiani ma dopo i primi anni cambio atteggiamenti nei loro confronti,riprendendo in ciò il progetto di messio decio.nuove persecuzioni in tutto l impero a chi rifiutava di sacrificare all imperatore e a Giove,sopprattutto in Asia minore,Africa e coste iberiche-galliche.era anche un uomo che capiva che non poteva combattere da solo.anche se solo provvisoriamente divise in due l impero.a occidente il figlio,ad oriente lui.sara la prima ma non l ultima volta che ciò accadrà.

Frattempo i pirati goti devastano l Egeo.calcedonia,nicomedia e tutta la l Asia minore sono ridotte alla rovina.persino il grande tempio di Artemide ad Efeso incontra le barbarie gotiche.come se non bastasse Sapore I pone d assedio la città orientale di emesa,la quale organizza una efficace resistenza contro i persiani.valeriano da antiochia,parte alla volta del nemico,ma a samosata il suo esercito viene quasi falcidiato dalle epidemie.giunto poi ad emesa l esercito romano si trova in difficoltà.valeriano tenta di negoziare con il gran re persiano.questi rifiuta ma poi accetta.è una trappola poiché viene catturato per mano dello stesso Sapore.con lui cade l esercito orientale,i senatori e perfino il prefetto del pretorio oltre a molti altri ufficiali.saranno tutti deportati in persia per costruire una diga.la diga dell imperatore tuttora esistente.egli è il primo imperatore prigioniero di uno impero nemico.morira in solitudine abbandonato dal figlio gallieno,divenuto unico imperatore dopo il saccheggio dei persiani della Siria,compresa la stessa Antiochia.cio forse per non correre lo stesso rischio corso dallo stato seleucide 400 anni prima,quando dopo la cattura del re demetrio II i seleucidi tentarono un inutile spedizione per liberare il proprio re dissanguando maggiormente il loro debole stato.
Nel frattempo gallieno decise di abbandonare gran parte della dacia ai goti e gli agri Decumates agli alemanni.

Fine terza parte.
 
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Quintus
view post Posted on 20/7/2013, 10:42     +1   +1   -1




Quarta parte.
Gallieno era formalmente unico imperatore.ma non lo ora di tutta la romanità.
Nuove usurpazioni sconvolsero l impero.nel 258 le legioni della pannonia proclamarono imperatore un tal Ingenuo sconfitto da gallieno e dal suo generale Aureolo sul danubio.in Gallia,sulla scia del suo operato,le legioni proclamarono imperatore marco Cassino latino postumo,un plebeo che strappò all impero Gallie,Spagna e Britannia.come se non bastasse,ad oriente nessuno riconosceva più gallieno come imperatore.ne approfitto Tito Fulvio macriano di samosata rimasto ucciso però in tracia.rimasero i suoi figli giunio e quieto asserragliati ad emesa.

Settimio odenato divenuto re di Palmira dopo la morte di Valeriano,riuscì a respingere i persiani dopo che questi avevano rifiutato una sua alleanza.successivamente espugno emesa uccidendo quieto e giunio.iniziava per il regno palmireno il periodo più prospero della sua esistenza,sotto odenato e sua moglie zenobia,con il controllo dell intero oriente romano,fino all Egitto e alla cappadocia.

Sotto gallieno l impero cambio ancora aspetto.gia il gladio non era più l arma per eccellenza delle legioni,ed ora la lorica segmentata veniva sostituita dalla sua predecessore la lorica hamata.costitui un corpo di cavalleria d élite di riserva,il primo nucleo del successivo comitatus.il suo scopo era abbattersi dove i barbari si mostravano più sfrontati,al punto da varcare Reno e Danubio.
Infine impedì ai senatori il comando militare,favorendo la sempre più barbarizazione dell esercito romano.cio forse perché durante il suo regno il senato prese l iniziativa di prendere in Italia il comando militare per difendersi da un emergenza.anche se con le buone intenzioni pare che gallieno non la prese bene.infine egli garantì la libertà religiosa ai cristiani, vietando quindi le persecuzioni del padre.

Gallieno fu un buon imperatore che seppe tenersi sulla cresta per 3 lustri,il periodo di governo più stabile e lungo dell epoca.pultroppo il suo generale aureolo gli si ribello nel 268 asserragliandosi a Milano.gallieno pose d assedio la città ma durante l assedio prese vita una nuova cospirazione ai suoi danni.gallieno morì assassinato.a succedergli fu marco aurelio claudio II anch'egli partecipe alla cospirazione.iniziava così una lunga serie di imperatore di origine illirica,grandi militari che probabilmente,in un momento migliore per l impero,l avrebbero reso ancor più grande.

Claudio,era un grande generale,e per placare le legioni in rivolta per l assassinio di gallieno, concesse loro dei lauti donativi.sconfisse poi aureolo su un ponte che egli dedico al nemico sconfitto: "pons aureoli".frattempo tornavano a premere nuovamente i goti con un incredibile ma indisciplinato esercito di trecentomila uomini e milleduecento navi, probabilmente esagerati, pronti a saccheggiare il ponto,l Asia e i Balcani.ma Claudio rianimò le legioni e sconfisse i goti in una grande battaglia nel 269 a naissus,che gli valse il prestigioso titolo di gotico massimo.i goti sarebbero tornati ad essere un problema soltanto un secolo dopo.ma Claudio morì di peste a sirmio nel 270.gli successe il fratello quintillio ed il generale Domizio Aureliano,il "manum ad ferrum".
 
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view post Posted on 20/7/2013, 11:07     +1   -1
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grazie di questa lezione, mi hai aiutato molto,seguirò molto volentieri i tuoi scritti. Scrivi un libro please!
 
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Quintus
view post Posted on 20/7/2013, 13:13     +1   -1




grazie.se fin qua vi è piaciuto,dovete seguire l ultima parte :D
 
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Quintus
view post Posted on 20/7/2013, 19:48     +1   -1




Ultima parte.
In Italia fu acclamato imperatore quintillio,fratello del defunto claudio.ma saputa della contemporanea elezione di Aureliano decise di abdicare o più probabilmente fu ucciso dai suoi soldati.aureliano,soldato che aveva raggiunto i più altri gradi,era un altro illirico originario dell pannonia,un soldato deciso ma estremamente crudele.discendeva da una famiglia di contadini e sacerdoti del dio sole.gia in marcia per l Italia, e già i barbari vandali invasero la pannonia.e furono sconfitti.decisamente peggio andò la campagna contro gli alemanni e i jutungi,che lo sconfissero a Piacenza.gli scrittori romani dissero"sconfissero ignominiosamente l esercito romano in un imboscata"ma probabilmente serviva a coprire la disfatta.sconfitti successivamente,o più probabilmente ritiratisi,Aureliano rifiuto la pace con i barbari,in quanto avrebbe dovuto fornire dei sussidi.fece costruire in molte città d Italia,ormai non più sicure,delle cinte murarie.le più imponenti,le ancora esistenti mura Aureliano a Roma.ma come per le mura teodosiane a costantinopoli un secolo dopo,esse furono concluse in fretta e male,e poche volte nella storia si rivelarono utili. A Roma si susseguivano i tumulti,compresa una della zecca imperiale che si rifiutava di diminuire ulteriormente la presenza d argento nelle monete.

Ma Aureliano aveva altro a cui pensare.zenobia,la regina d oriente,aveva oltrepassato il limite e ,come una nuova Cleopatra,voleva dominare l intero oriente romano. Aureliano organizzò contro di lei nel 272 in imponente spedizione,che dopo una serie di battaglia,portarono alla battaglia finale:l assedio di emesa.qua la regina fuggì alla volta di Palmira abbandonando l intero tesoro a i romani.fuggi pure da Palmira su un dromedario con il figlio atenodoro,ma non giunse molto lontano poiché catturato fu condotta a Roma.ma durante il viaggio atenodoro morì,e zenobia senza più nulla si lasciò morire.a Palmira,risparmiata,si elesse un nuovo re ribelle:Antioco.era troppo.
Aureliano tornò indietro,rase al suolo Palmira, e al suo posto lasciò un campo fortificato per le legioni.tornato a Roma nel 274,vi reintrodusse la religione del dio sole,quel dio che i romani,dopo la morte di eliogabalo avevano tentò di scacciare dalla città.nomino festa del dio sole il 25 dicembre di ogni anno.

Ma prima di tornare in città,nel 273 si rivolse all impero galliarum e ai bagaudi.
Qua l arrendevole caio pio esuvio tetrico dopo la dichiarazione di guerra di Aureliano,spaventato si arrese,concludendo il tutto con un nulla di fatto. Ad aureliano ciò valse il nuovo e irripetibile titolo di "restauritor orbis", restauratore del mondo.
Morì anche sapore I,ed aureliano penso bene ad una nuova campagna orientale.ma a Bisanzio,mentre organizza la campagna morì assassinato nel gennaio 275.a partecipare alla sua congiura furono dei generali e dei senatori,desiderosi di riprendersi il loro ruolo.

Seppellito lontano da Roma a sirmio,ad aureliano successe dopo sei mesi Marco Claudio Tacito di Terni.vantava una discendenza con lo storico tacito,ma era improbabile.non concluse nulla che dopo sei mesi nel 276 fu ucciso dai suoi soldati.
Gli successero il prefetto del pretorio Marco Anzio Floriana e in siria il generale di aureliano,Marco Aurelio Probo anch'egli di sirmio. poco prima della battaglia in Asia minore,il primo fu ucciso e probo rimase unico imperatore.subito si dedicò a respingere le incursioni sul Reno di burgundi alemanni franchi e infine i vandali sul Danubio.si dedicò poi ai ribelli in Asia minore e successivamente al usurpatore proculo,sostenuto dai franchi.combatte contro il suo successore Bonoso,sedo le rivolte in Britannia e in Siria sconfisse l usurpatore giulio saturnino ad apamea. Nel 281 festeggio il suo trionfo nell urbe.
Per risolvere la crisi economica dell impero penso bene di trasformare i suoi legionari in coloni dediti a coltivare le terre abbandonate a causa delle guerre.ma i legionari maneggiavano la spada non la vanga.percio un giorno d estate del 282 a sirmio,i legionari gettarono le vanghe e si precipitarono sulla torretta del campo in cui si trovava probo e lo fecero a pezzi.gli successe Marco Aurelio Caro nominato dalle legioni di pannonia, e senza omaggiare il senato parti contro la persia.dopo oltre un secolo occupò e saccheggiò ctesifonte,ma nel 283 morì.forse morì di malattia o forse assassinato dal prefetto del pretorio flavio apro.si diceva che l imperatore morì,come Tullio ostilio,fulminato poiché aveva disubbidito al volere degli dei,ovvero contrariamente al responso dei libri sibillini volle continuare la campagna orientale e fu punito.aveva nominato reggenti ed eredi i figli numeriano e carino.numeriano soffio il posto al prefetto afro e da questi fu ucciso,senza però far trapelare la notizia,così riusciva di fatto a governare lui stesso. Una commissione di generali nominò imperatore,l ufficiale dalmata comandante delle guardie imperiali nonché figlio di liberto Gaio Aurelio Valerio Diocle, Diocleziano,il quale non accettando il fatto degli assassini continuo degli imperatori da parte dei loro prefetti,e per metter in sicurezza la sua persona in futuro,trafisse di persona Apro.ad occidente reclamava però il trono Carino, il quale ingaggiò battaglia con Diocleziano,in Mesia sul Danubio.stava per vincere ma fu ucciso da un suo tribuno che si vendica del fatto che Carino gli aveva sedotto la moglie.diocleziano divenne così,banalmente unico imperatore.terminava la crisi del terzo secolo durata 49 anni.Con diocleziano nasce la tetrarchia,poi viene costantino e giuliano,fino alla divisione dell impero.erano passati oltre 100 anni dall epoca di Marco Aurelio e 50 dall inizio del racconto.la repubblica era definitivamente terminata e così ora anche il principato,mentre il senato aveva perso ogni autorità.nascevano i limitanei e i comitatensi mentre moriva la vecchia legione e roma volgeva lo sguardo verso nuove orizzonti per poi cadere definitivamente ma non prima di essere saccheggiata 2 volte.roma non poteva più tornare ad essere quella di un secolo prima. Ed ora il nostro racconto si conclude. Come direbbe augusto al termine di qualcosa: " se la commedia vi è piaciuta,di un generale applauso rendetemi tributo".

FINE

Edited by Quintus - 21/7/2013, 14:12
 
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view post Posted on 21/7/2013, 13:12     +1   -1
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CapitANO

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E questa pagina va dritta nei preferiti!
Grazie ancora per il "riassunto"!
 
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JohnGalt.
view post Posted on 21/7/2013, 13:45     +1   -1




Grazie quintus, da quando ho letto l'impero dei draghi cercavo informazioni su questo periodo.
 
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Quintus
view post Posted on 21/7/2013, 21:52     +1   -1




Grazie a voi per l interresamento :D
 
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16 replies since 19/7/2013, 09:42   382 views
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