Caduta della Repubblica di Venezia

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Rex Romanorum 2
view post Posted on 12/5/2015, 20:46     +1   +1   -1




Oggi è 'anniversario dell'ultima seduta del Maggior consiglio della repubblica di Venezia nel corso della quale venne dichiarata decaduta la serenissima repubblica di San Marco.

Scoppiata la guerra tra la prima repubblica francese e le monarchie europee la serenissima decise di optare per una politica di neutralità la stessa politica che ormai veniva seguita da molti decenni in tutte le guerre europee. La serenissima diete temporaneamente asilo il conte di Lilla Louis Stanislas Xavier fratello minore di Luigi XVI e futuro re di Francia Luigi XVIII ma dopo le proteste dei Francesi il conte venne espulso dalla serenissima.

I problemi per la serenissima avevano iniziato a intravedersi quando Napoleone nel aprile 1796 iniziò a sconfiggere a ripetizione le forze Asburgiche il cui comandante, Beaulieau, dopo essersi ritirato su Mantova prese la città di Peschiera, appartenente alla serenissima, per potersi difendere meglio usando le fortificazione della città gardesana.

La serenissima protestò ma rimase inerte venne anzi creato nel maggio 1796 un Provveditore generale per la Terraferma, con l'incarico di sovrintendere a tutti i magistrati delle province ma lo stato delle difese era già compromesso da un secolo di pace e di alto debito pubblico.

La serenissima infatti per finanziare le sue guerre nel seicento aveva contratto pesanti debiti e il suo enorme debito pubblico aveva finito per drenare le risorse dello stato per il servizio del debito impedendo che si facesse un uso più produttivo delle entrate fiscali, questa situazione era diventata tipica di gran parte degli stati del XVIII secolo, tra cui la repubblica delle Province Unite e la repubblica di Genova, che si trovavano in una situazione analoga a quella della serenissima, anche il regno di Francia si trovava in una situazione debitoria analoga e dove anzi la crisi finanziaria era stata la causa principale della crisi della monarchia e dello scoppio della rivoluzione.

La repubblica fu sollecitata dai francesi a entrare in guerra al proprio fianco ma i nobili della serenissima diffidavano delle repubblica del terrore e dei suoi spregiudicati generali cosi propensi a derubare gli stati liberati e nonostante il caso di Peschiera provavano simpatie per gli Asburgici.

Il doge in carica era Ludovico Manin, un uomo proveniente da una famiglia di affaristi che nonostante l'ascesa tra i ranghi delle nobiltà aveva continuato ad occuparsi attivamente dei propri commerci, Manin era nato nel 1725 e all'epoca dei fatti aveva quindi più di settant'anni, aveva avuto una brillante carriera come amministratore pubblico specialmente negli affari economici in cui brillava il suo talento ma era totalmente privo di esperienza militare, era stato fatto doge nel 1789 quando era già ultra sessantenne e il suo successo fu dovuto alla impopolarità tra i nobili del suo avversario Andrea Memmo considerato troppo innovatore, nel 1792 era rimasto vedovo e in seguito a ciò pensò ad abdicare ma non gli fu permesso. Si trattava quindi di un doge più adatto a gestire la pubblica contabilità e le pacifiche trattative d'affari che non una crisi epocale come quella che stava sconvolgendo l'Europa.

Nel corso del 1797 le forze Asburgiche erano state, nuovamente, ripetutamente sconfitte da Napoleone nei loro tentativi di liberare Mantova dall'assedio, cosi che quella campagna d'Italia sarà ricordata dai Francesi come una delle loro massime glorie nazionali.

Sempre in quell'anno si ebbero delle rivolte filo francesi nei territori della serenissima a Bergamo e a Brescia sorprendentemente in quest'ultima città il ruolo di agitatori venne preso da un gruppo di notabili che intendevano cosi vendicarsi di alcuni sgarbi ricevuti dalle autorità della serenissima queste rivolte furono appoggiate dai Francesi che ormai non nascondevano il loro disprezzo per la serenissima, la maggioranza della popolazione di Brescia era ancora fedele a Venezia ma il comandante delle truppe locali non volendo che i cittadini subissero i danni di una battaglia strada per strada decise di ritirasi dalla città con le sue truppe.

Finalmente la serenissima iniziò a prendere provvedimenti difensivi per proteggere il territorio lagunare si sbarrarono le vie d'accesso alla laguna e si reclutarono dei reggimenti di tra i domini adriatici si organizzarono delle ronde di cittadini e si prese contatto con le popolazioni della valli Bergamasche rimaste fedeli a Venezia questi provvedimenti furono troppo poco e troppo tardi perché Venezia non poteva resistere da sola alle forze della repubblica francese.

il 17 aprile 1797 Napoleone, dopo aver sconfitto il mese prima l'arciduca Carlo nella battaglia del Tagliamento, firma a Leoben i preliminari di pace, senza che il gran consiglio e il doge ne sapessero niente in questi accordi il veneto e i territori di Venezia a oriente di esso Friuli, Istria e Dalmazia venivano cedute all'impero Asburgico in cambio della cessione dei Paesi Bassi Austriaci, l'attuale Belgio e Lussemburgo, e dell'assenso alla conquista francese dei territori tedeschi a occidente del reno.

Nellos tesso giorno a Verona la popolazione e le truppe regolari Veneziane stanche delle angheria degli occupanti Francesi si sollevarono e costrinsero la guarnigione francese a ritirarsi nei forti a presidio della città dopo avergli inflitto perdite significative. Il giorno 20 aprile una cannoniera francese tentò di forzare la laguna nonostante i Veneziani avessero ripetutamente dichiarato la proibizione ad entrare in laguna a tutte le navi da guerra straniere, la cannoniera venne bombardata dall'artiglieria di un forte cittadino e affondata, questo episodio fu probabilmente voluto per avere un casus belli forse anche per saggiare la resistenza delle difese cittadine.

Napoleone decise di sfruttare l'episodio di Verona come casus belli per aprire le ostilità contro la serenissima. Mentre Napoleone si dava da fare per mettere fine alla repubblica di san Marco i governanti di quest'ultima cercarono per l'ultima volta di conservare la neutralità evitando di inviare rinforzi a Verona e non mobilitando i riservisti dell'esercito ma fu tutto inutile.

Il 24 aprile Verona si arrese ai Francesi e il 30 dello stesso mese Napoleone comunicò con una lettera di voler modificare le istituzioni della repubblica per renderle più simili a quelle francesi la lettera conteneva un ultimatum di soli 4 giorni di tempo per allinearsi alla volontà Francese. Il primo maggio le autorità veneziane accettarono di trasformare la serenissima da repubblica aristocratica a democratica ma nonostante questo il giorno seguente ci fu la dichiarazione di guerra francese.

Dopo vari tentativi delle autorità veneziane di arrivare a una resa condizionata con i francesi il giorno 11 maggio benne convocato il gran consiglio e nonostante mancasse il numero legale per prendere decisioni il giorno 12 venne votata la dichiarazione di decadenza della repubblica con 512 voti favorevoli 2 contrari e 20 astenuti.

il Doge e i magistrati deposero le insegne e si presentarono quindi al balcone di Palazzo Ducale per fare l'annuncio alla folla radunatasi nella sottostante piazzetta. Al termine della lettura del decreto di scioglimento del Governo, il popolo si sollevò ma anziché inneggiare alla rivoluzione, com'era stato nei peggiori timori del patriziato veneziano, il popolo al grido di "Viva San Marco! e Viva la Repubblica" issò il gonfalone marciano sulle tre antenne della piazza, tentando di reinsediare il Doge e attaccarono le case e i beni dei giacobini veneziani. I magistrati tentarono di riportare l'ordine, temendo di dover rispondere ai francesi dei tumulti, e verso sera le ronde di arsenalotti e i colpi di artiglieria sparati a Rialto riportarono l'ordine in città.

Le città della Terraferma accettarono di partecipare ad una conferenza a Venezia per decidere della sorte comune degli ex-territori della Serenissima. Fu decisa l'unione con la Repubblica Cisalpina, ma i Francesi non diedero seguito alla scelta delle popolazioni.

Il 21 novembre, durante la tradizionale festa della Salute i rappresentanti della Municipalità vennero pubblicamente scherniti dal popolo e abbandonarono il potere. Tutto questo mentre gli occupanti si davano al saccheggio più sfrenato. Delle 184 navi presenti nell'Arsenale, quelle già armate furono inviate a Tolone, le altre affondate, ponendo fine alla marina da guerra. I magazzini della flotta vennero depredati. Per non lasciare nulla all'Austria di cui trarre vantaggio, i duemila arsenalotti vennero licenziati e l'immenso cantiere dato alle fiamme.

Chiese, conventi e palazzi vennero razziati di preziosi e opere d'arte. La Zecca e il tesoro della basilica di San Marco vennero depredati e il Bucintoro, la nave ducale, fatta a pezzi di tutte le sculture, che furono arse nell'isola di San Giorgio Maggiore per fondere la foglia d'oro che le ricopriva. Anche i cavalli di bronzo della basilica di San Marco furono condotti a Parigi. Alcuni privati furono incarcerati e costretti a versare le loro ricchezze in cambio della libertà. Il 28 dicembre il potere venne preso dal governo militare francese e da una giunta di polizia. Il 18 gennaio 1798 entrarono a Venezia le truppe austriache.

L'ultimo doge Ludovico Manin venne visto come il principale responsabile della caduta della serenissima e per anni fu vittima di insulti e furti.

Si chiude cosi il ciclo storico della più gloriosa delle repubbliche marinare che per secoli era stato un faro di civismo e di libertà repubblicane in un europa dispotica e liberticida e la fine di tutto questo fu dovuta a un generale e a una repubblica che amavano auto rappresentarsi come liberatori dei popoli.
 
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For Victory
view post Posted on 13/5/2015, 11:34     +1   -1




:( :( :( :( R.I.P.

giustissimo ciò che hai scritto, vorrei aggiungere questo episodio avvenuto nella cittadina di Perasto

il Capitano Giuseppe Viscovich aveva il triste compito di consegnare la città ,alle forze austriache, che aveva ricevuto l'onore di custodire la Bandiera Ammiraglia della Marina... durante la cerimonia della Ammaina Bandiera si rivolge così ai suoi concittadini

 
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1 replies since 12/5/2015, 20:46   88 views
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